In occasione della festa delle donna vorrei presentare ai lettori del Salotto di TraMe l’artista bresciana Sara Gusberti. Conosciuta attraverso le immagini dei suoi dipinti e schizzi su facebook, seguo quotidianamente l’evoluzione artistica e personale di questa donna dotata di una capacità comunicativa singolare. A Sara basta una matita ed un foglio di carta per parlare di se e raccontare il mondo che le sta intorno…l’universo che le sta dentro.
Un animo in divenire. Uno spirito che scalpita e si sprigiona solo attraverso il disegno, la tela, il tratto. L’esigenza viscerale di esprimersi attraverso l’arte è per Sara come la necessità naturale e fisiologica del respiro! Guardando le sue opere si sente l’anelito di un animo imprigionato che trova ristoro e sfogo solamente sulla tela. Una continua ricerca. Uno studio continuo di gesti, sguardi, posture che la vedono protagonista delle sue opere. Di Sara ammiro la costanza. La capacità di disegnare ogni giorno qualcosa di nuovo. Anche un piccolissimo frammento di vita. Nella sua arte Sara si presenta come essere emozionale che si lascia trasportare dalle sensazioni di donna e madre inglobata in una dimensione parallela. Il suo studio è la sua casa. Il suo nido. Dove nascono opere d’arte degne di nota. Dove nasce e rinasce Sara. Attraverso il segno, il colore, la materia. Il mio è un invito a scoprire le opere di questa giovane artista. Un invito a leggere tra le righe. A capire un artista che si mette a nudo, nel vero senso della parola, di fronte ad uno specchio. Che siamo noi, o la donna/artista.
Riflesso o Essenza? Autore o fruitore?
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